Tra dichiarazioni controverse e sfiducie, la Lega di Salvini affronta critiche per i suoi legami passati con la Russia.
La Lega, partito di destra guidato da Matteo Salvini, si trova sotto i riflettori per le sue precedenti interazioni con il partito di governo russo, Russia Unita.
In una nota, la Lega ha chiarito che, nonostante un’accordo di cooperazione politica siglato nel 2017 con Russia Unita, l’invasione dell’Ucraina ha reso quel patto obsoleto, segnalando una rottura nei rapporti precedentemente costruttivi con la Russia.
La risposta della Lega alle critiche
“Come già ribadito, i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina“, si legge nella nota del partito, così come riportato dall’Ansa.
La Lega di Matteo Salvini ha inoltre sottolineato l’assenza di iniziative comuni con il partito russo negli anni precedenti all’invasione, ribadendo la sua posizione tramite le votazioni in Parlamento e criticando le polemiche ritenute “inutili e strumentali” sollevate dall’opposizione.
Le controversie e la posizione di Salvini
Questa nota dal partito assume rilevanza, data la mozione di sfiducia presentata contro il leader delle Lega, Matteo Salvini.
Quest’ultima è frutto delle dichiarazioni di Salvini relative alla morte dell’attivista russo Alexei Navalny, che hanno suscitato reazioni critiche. “Io non posso sapere cosa succede in Italia, come posso giudicare quello che è successo dall’altra parte del mondo?” ha dichiarato Salvini, evidenziando la necessità di lasciare le valutazioni ai medici e ai giudici.
Tali commenti hanno scatenato ulteriori critiche, con Carlo Calenda che ha messo in dubbio la validità dei giudizi dei magistrati in una dittatura, implicando che Salvini minimizzasse la questione.
La situazione politica si è complicata ulteriormente considerando l’attuale coalizione di governo, che vede la Lega al fianco di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Questo contesto ha portato Calenda a sollevare preoccupazioni sulla sicurezza nazionale, data la presunta vicinanza di Salvini alla Russia.